Nuova Terapia Intensiva Neonatale

   

L’Arteal servizio dell’Altruismo”, queste le parole incise sulla medaglia cheil Priore Generale dell’Ordine Ospedaliero, Fra Jesús Etayo, ha consegnatoall’artista Rosario Fiorello in segno di riconoscimento per il contributo dato inquesti anni ai Fatebenefratelli con i suoi spettacoli di beneficenza, allapresenza di molti religiosi, collaboratori e giornalisti.

Ultimoprogetto recentemente realizzato grazie anche alle Serate di Solidarietà delloshowman, la nuova Terapia Intensiva Neonatale dell’Isola Tiberina,completamente ristrutturata e potenziata, che è stata inaugurata lo scorso 8marzo, in occasione della Solennità di San Giovanni di Dio.

 

Dopo laSanta Messa celebrata dal Priore Generale nella Chiesa dell’Ospedale, si èsvolta la cerimonia di benedizione e inaugurazione della nuova Terapia IntensivaNeonatale, alla presenza anche del Vicepresidente Operativo dell’Ospedale, FraPascal Ahodegnon, del Direttore Generale, Marco Longo, del Priore della ComunitàReligiosa, Fra Angel Lopez, e del Primario della TIN, Luigi Orfeo.

 

Fioreall’occhiello del nuovo Reparto, una novità assoluta in Italia: la tecnologia“Screen to Screen”, una soluzione video con un collegamento wifi perassicurare, anche a distanza, il contatto di genitori e familiari con i piccolipazienti attraverso tablet o smartphone.

Lanuova area di 500 mq, con 16 culle per il ricovero intensivo e 13 per il nonintensivo, si presenta come un grande spazio aperto, conun sistema di monitoraggio centralizzato che favorisce un controllo piùefficace dei piccoli da parte degli operatori sanitari, creando anche unambiente più confortevole per la permanenza di mamme e papà. Sono presentiinoltre altri interventi ad alta tecnologia.

 

«Ilprogetto della nuova TIN, studiata e costruita attorno alle molteplici esigenzedei piccoli pazienti e delle loro famiglie, si inserisce in quel percorso dirilancio e crescita intrapreso dal nostro Ospedale già da qualche anno - ha dichiaratoFra Pascal Ahodegnon - all'insegna dell'eccellenza e dell'innovazione, perrealizzare sempre più un modello assistenziale umanizzato, dove la persona è alcentro delle cure nella sua totalità, in linea con quei valori di Ospitalità eAccoglienza che da oltre 500 anni caratterizzano l'opera portata avantidall'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio».

 

 

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