Luis Marzo Calvo

 

365 TESTIMONIANZE DI OSPITALITA’

Confratello

Spagna

Luis Marzo Calvo

 

Vorrei anzitutto rendere grazie a Dio per camminare accanto a me ed avermi aiutato a scoprire la sua presenza in ogni momento della mia vita.

Quando mi soffermo a pensare al passaggio di Dio nella mia vita, scopro che è stato sempre molto presente e vicino nella mia famiglia, nei miei amici e in tutte le persone che ho incontrato.

Forse oggi sono più consapevole della chiamata che mi ha fatto Dio a vivere al servizio dei più poveri e dei più bisognosi come Fatebenefratello.

Vivere la mia vita consacrato al carisma dell’Ospitalità mi ha aperto nuovi orizzonti rispetto all’inizio, quando non li avevo ancora ben chiari. Vivere per Dio e per gli altri mi ha fatto liberare da me stesso, per mettere al centro il Dio della Vita che si fa presente nella quotidianità.

Sono felice del mio lavoro di ogni giorno con i Confratelli della comunità, e del far parte del progetto di Ospitalità che tutti noi che formiamo la Famiglia Ospedaliera stiamo portando avanti.

In alcuni momenti, contrassegnati dall’incertezza o dalle difficoltà, mi vengono in mente le parole di Giovanni Paolo II quando, nel discorso inaugurale del suo pontificato, a piazza San Pietro, disse: “Non abbiate paura”.

Mi sento nelle mani di Colui che un giorno mi ha chiamato dalla mia amata terra aragonese per essere suo discepolo, là dove Egli mi conduce. 

 

Torna alla pagina precedenteTorna alla home page